Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Mangalavite, Vito Mancuso e tanti altri i nomi dell’undicesima edizione del festival
Torna dal 15 al 26 agosto il Gubbio No Borders festival, la manifestazione culturale dell’estate eugubina organizzata dall’associazione Gubbio No Borders, con la collaborazione dell’associazione di volontariato Il Gibbo, di Fotolibri, Photostudio e Cappelleria Bocci.
Il cartellone è stato presentato stamattina nell’ex refettorio di San Pietro, a Gubbio, alla presenza del direttore del festival Luigi Filippini, del soprano Lucia Casagrande Raffi, del chitarrista Paolo Ceccarelli, di don Angelo Maria Fanucci per l’associazione Il Gibbo e del professor Regni, consulente della manifestazione.
Assente per impegni istituzionali all’estero l’assessore alla Cultura del Comune di Gubbio, Marco Bellucci.
L’evento, patrocinato dalla Regione dell’Umbria, dalla Provincia di Perugia e dal Comune di Gubbio, porterà in città non solo nomi del calibro di Peppe Servillo, leader degli Avion Travel, che si esibirà il 21 agosto insieme ai due jazzisti argentini Javier Girotto e Natalio Mangalavite, ma anche i musicisti di “Sbandiamo”, rassegna che ospiterà oltre 350 strumentisti diretti dal maestro Stefano Mancini, ed esponenti del mondo della cultura, secondo un’ormai consolidata tradizione che unisce le note del jazz ai versi della letteratura e della poesia.
Ospite d’eccezione, per l’undicesima edizione del festival, sarà il teologo e scrittore Vito
Mancuso.
La manifestazione si aprirà mercoledì 15 agosto con “Italian Dream in Buenos Aires”, progetto che fondedue distinte personalità musicali: quella del soprano Lucia Casagrande Raffi e quella dei Tanguedia Quartet, jazzisti, ma anche amanti delle melodie tanguere e del melodramma.
“Italian Dream in Buenos Aires”, che a Gubbio verrà messo in scena per la prima volta, unisce in un unico progetto i capolavori di Astor Piazzolla e le liriche di Ferrer, con passaggi su brani di Haendel e Monteverdi riletti con uno stile del tutto inedito: un vero e proprio regalo che il soprano Lucia Casagrande Raffi farà alla sua città.
Ma Gubbio No Borders italian jazz festival vuol dire anche valorizzazione dei nuovi talenti: ecco perché ampio spazio verrà dedicato alla sezione “Terra Mia”, che ospiterà Eleonora Bianchini e Leonardo Radicchi, giovani jazzisti umbri (di Gualdo Tadino lei e di Perugia lui) che fondono sfumature latine ed energia del jazz contemporaneo.
Nell’ambito della stessa rassegna si esibiranno anche Sara Jane e Paolo Ceccarelli, due fratelli eugubini di sangue italo – canadese: calda e penetrante la voce di lei, raffinate e suadenti le note della chitarra di lui.
“Back from the south”: questo il titolo del concerto-spettacolo del duo eugubino, che cercherà di ricreare con voce e chitarra le sonorità del Sudamerica e degli altri “Sud” del mondo.
A Gubbio, la sera del 16 agosto, tornerà anche la P-Funking Band che, dopo i successi in giro per l’Italia, metterà in scena una street parade per le vie del centro storico (ore 18) e un concerto (ore 22), in collaborazione con i commercianti della città.
Il programma del festival prevede anche gli appuntamenti “Il piacere del testo” (17 e 19 agosto): momenti di riflessione, dibattiti pubblici e presentazioni di libri con giornalisti, filosofi, esponenti del mondo dell’informazione.
Tutti i concerti si terranno nella suggestiva location dell’ex chiostro di San Pietro.
“Gubbio No Borders – spiega il direttore del festival Luigi Filippini – sarà ancora una volta un crocevia di eventi, di culture, di stimoli diversi. In un’unica manifestazione, il jazz, la filosofia, la narrativa e il giornalismo si troveranno a dialogare tra loro, in una cornice unica e con un pubblico che mette insieme amanti del jazz, cultori della letteratura, giornalisti e musicisti.
Un’occasione unica per contaminarsi, confrontarsi, godere delle meraviglie della musica e delle altre arti”.
Un’edizione 2012 “particolarmente No Borders, cioè senza confini” hanno specificato gli organizzatori, con la volontà di “proporre voci fuori dal coro – ha detto Raniero Regni, consulente della manifestazione – perché abbiamo bisogno di pensare di più. Il festival sarà un ambiente allegro nel quale offrire qualche spunto di riflessione”.
Ecco chi sono gli artisti e gli ospiti dell’edizione 2012
Lucia Casagrande Raffi & Tanguedia Quartet
“Italian dream in Buenos Aires”
In questo progetto il tango di Piazzolla e le liriche di Ferrer si incontrano e si identificano in un piano liricomusicalee poi, a loro volta, incrociano musiche a loro antecedenti di qualche secolo.
Ne nasce una fusione e una compenetrazione in un luogo al di fuori del tempo e dello spazio: la Ciudad, o Buonos Aires, dove si snoda la vicenda di Maria De Buenos Aires, dall’omonima opera di Piazzolla e Ferrer.
I Tanguedia Quartet usano le modalità espressive del tango, del melodramma e a tratti del jazz, in uno spazio che
diviene ricerca e crea diverse sonorità. Anteprima italiana.
P-Funking Band
Street parade e concerto
L'eclettica P-Funking Band è composta da sedici giovani scatenati musicisti di diversa estrazione artistica, ma uniti da una grande passione in comune.
La band nasce a Perugia e l'iniziale del nome vuole essere prima di tutto un omaggio alle origini.
In secondo luogo, la formazione si ispira molto al funk di George Clinton e dei sui Parliament, un genere che ha preso proprio il nome di P-Funk.
Infine, il gruppo perugino è una marching band e anche funk: in altre parole è una Funking Band.
La P-Funking Band!
Leonardo Radicchi ed Eleonora Bianchini project
“The red side”
Il progetto nasce dall’idea di far incontrare la calda vocalità delle sfumature latine di Eleonora Bianchini con l’energia jazzistica contemporanea del quartetto del perugino Leonardo Radicchi.
Il repertorio si incentra su brani originali della formazione, cui si aggiungono alcune composizioni della cantante e percussionista gualdese.
Il risultato è un concerto jazz di grande impatto, con suadenti linee melodiche ma con un orecchio sempre attento alla sperimentazione e al groove.
Sbandiamo 2012
Chiusura con omaggio a Gubbio No Borders
La manifestazione musicale “Sbandiamo” si tiene a Gubbio l’ultima domenica del mese di agosto.
A differenzadelle altre rassegne musicali nazionali, non prevede esibizioni indipendenti per ciascun complesso bandistico partecipante, ma riunisce tutti i musicisti presenti in un’unica grande banda.
Il cuore dell’evento è lo scambio di esperienze e di repertori musicali spesso legati al territorio e che fanno parte della tradizione e del folklore delle diverse regioni di appartenenza.
Sara e Paolo Ceccarelli
“Duet”
E’ un progetto dal titolo “Back from the South”, un tributo al 'sud' dei paesi più diversi, in un concerto-spettacolo che cercherà di portare gli spettatori in una sorta di viaggio in terre dalle culture musicali più diverse.
Il tributo nasce dopo il lungo viaggio durato oltre cinque mesi del maestro Paolo Ceccarelli, dall'Argentina fin su in Canada, passando per Brasile, Cuba, New Orleans, etc. in un percorso ricco di ascolto, di esibizioni coi musicisti dei luoghi e di contaminazioni fra panorami musicali così diversi e caratteristici che, insieme alla voce di Sara Jane, cercheranno di riproporre, con uno stile personale, in un concerto che vede un duo maturo e sempre più affiatato.
Trio Servillo Girotto Mangalavite
Capita a volte di trovarsi dall’altro capo del mondo e di incontrare inaspettatamente qualcosa che ci appartiene e che forse avevamo dimenticato.
Questo è successo, si direbbe, a Girotto, Servillo e Mangalavite, in particolare quando i due argentini hanno riconosciuto nell’incontro una possibilità di ritorno alla propria cultura condotto senza retorica, ma giocando in prima persona la scommessa di scrivere canzoni “nuove”.
Canzoni “antiche” si direbbe viceversa per Servillo (ex Avion Travel), che può frequentare così paesaggi classici del fare musica popolare senza il rischio della ridondanza e della citazione. La musica è per fortuna un “fatto” direbbero loro tre assieme, e tutta questa premessa ha un trio infine che la vuole dimostrare, e per questo si spera un “buon ascolto”.
Incontro con Vito Mancuso
Vito Mancuso è un teologo italiano, è stato docente di Teologia moderna e contemporanea presso la facoltà di Filosofia dell’università San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011.
I suoi scritti hanno suscitato notevole attenzione da parte del pubblico, in particolare “L’anima e il suo destino” (Raffaello Cortina, 2007), un bestseller da oltre centomila copie con traduzioni in altre lingue.
È oggetto di discussioni e polemiche per le posizioni non sempre allineate con le gerarchie ecclesiastiche, sia in campo etico sia in campo strettamente dogmatico. Dal 2009 è editorialista del quotidiano “la Repubblica”.
Il suo ultimo libro è "Obbedienza e libertà" (Fazi Editore, aprile 2012)
Per Il Programma:
www.comune.gubbio.pg.it/public/file/Manifestazioni_eventi/GUBBIONOBORDERS_2012_manifesto.pdf
Per informazioni:
www.gubbionoborders.it